Prima di raggiungere Stazzema, su ampio tornante, si imbocca la deviazione a destra, dove è contrassegnato il rifugio Forte dei Marmi e dopo un paio di km, lasciamo la macchina all’imbocco del sentiero n.5, che percorriamo, nel bosco di castagni, fino alle sorgenti della Grotta. Da rilevare lungo il percorso alcune maestà piuttosto ben custodite, i ruderi di costruzioni dove i pastori e i montanari conservavano gli alimenti e le fornaci di calce usata per costruire le abitazioni. Raggiunta l’Alpe della Grotta, in circa un’ora si risalgono le pendici del monte Nona, fino a raggiungere una cengia attrezzata con cavo di acciaio, mentre intorno si aprono suggestive vedute tra il monte Procinto e il mare.
Proseguendo sul nostro sentiero, incontriamo un arco di roccia sotto il monte San Pietro, dove a fine ottocento si voleva allestire una via ferrata per il monte Nona. Dopo due ore, siamo sul Callare Matanna, molto panoramico, dove inizia la discesa, che in venti minuti ci porta al rifugio Alto Matanna. Il luogo spazioso e accogliente invita a meritato riposo. Consumato il pasto, il ritorno verrà fatto sullo stesso sentiero.